Ci sono casi in cui per affrontare e risolvere alcune patologie la cosa più opportuna è rivolgersi al neurologo.
La Dott.ssa Nicoletta Foschi, neurologo dell’Area medica polispecialistica dello Studio Dr. Bacchiocchi Danilo srl (Direttore Sanitario: Federico Fabbri), si occupa di disturbi collegati a lesioni o deficit del sistema nervoso, del movimento, della sensibilità, dell’equilibrio, problemi relativi al linguaggio o alla memoria, come ad esempio l’Alzheimer o casi di epilessia. La Dott.ssa Foschi si interessa delle patologie legate alle lesioni al cervello e, quando necessario, collabora con la psicologa per portare avanti un processo di guarigione equilibrato ed efficace.
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La Dott.ssa Nicoletta Foschi, neurologo dell’Area medica polispecialistica dello Studio Dr. Bacchiocchi Danilo srl (Direttore Sanitario: Federico Fabbri), si occupa di disturbi collegati a lesioni o deficit del sistema nervoso, del movimento, della sensibilità, dell’equilibrio, problemi relativi al linguaggio o alla memoria, come ad esempio l’Alzheimer o casi di epilessia. La Dott.ssa Foschi si interessa delle patologie legate alle lesioni al cervello e, quando necessario, collabora con la psicologa per portare avanti un processo di guarigione equilibrato ed efficace.
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Epilessia
L’epilessia è una patologia cronica caratterizzata da un’elevata disabilità, che affligge più di 65 milioni di persone in tutto il mondo.
Essa viene ormai riconosciuta come un gruppo di sindromi eterogenee caratterizzate anche da altre condizioni coesistenti: sono spesso presenti infatti anche disturbi cognitivi, emozionali e comportamentali. La depressione è la condizione psichiatnca più comune nei pazienti affetti da epilessia, anche se spesso non viene riconosciuta né trattata. La prevalenza dei disturbi depressivi nei soggetti epilettici è stata stimata tra il 6% ed il 30% in studi basati sulla popolazione e fino al 50% in pazienti che frequentano i centri specializzati. Oltre all’impatto negativo sulla qualità di vita, la depressione induce una peggiore risposta al trattamento sia farmacologico sia chirurgico della patologia epilettica. Inoltre i pazienti che soffrono di epilessia spesso vanno incontro ad isolamento sociale, stigmatizzazione, incomprensione e disoccupazione. Vi sono anche rischi fisici legati alle crisi epilettiche, quali ad esempio traumi per cadute, annegamento, ustioni ed i pazienti diventano insicuri ed ansiosi poiché l’insorgenza delle crisi è imprevedibile. La qualità di vita è influenzata dalla frequenza degli episodi critici, dagli effetti collaterali, e dagli aspetti psicologici legati allo stigma ed alla discriminazione sociale.
L’assistenza di tali pazienti deve essere garantita da un gruppo multidisciplinare di figure professionali alla scopo di soddisfare le complesse necessità legate alla patologia.
Il Centro Epilessia degli Ospedali Riuniti di Ancona è oggi un punto di riferimento per le Marche ed altre regioni, sia per l’assistenza (vengono seguiti più di 3000 pazienti) sia per lo sviluppo di studi sperimentali. Infatti vengono condotti alcuni importanti studi clinici, ad esempio uno studio multicentrico internazionale riguardante l’impiego di farmaci antiepilettici in gravidanza ed uno studio osservazionale su pazienti epilettici sottoposti a intervento.
La gestione del paziente epilettico coinvolge diversi professionisti del Centro (medico, infemiere, psicologo, tecnico di neurofisiopatologia, assistente sociale) al fine di trattare una patologia tanto complessa.
Essa viene ormai riconosciuta come un gruppo di sindromi eterogenee caratterizzate anche da altre condizioni coesistenti: sono spesso presenti infatti anche disturbi cognitivi, emozionali e comportamentali. La depressione è la condizione psichiatnca più comune nei pazienti affetti da epilessia, anche se spesso non viene riconosciuta né trattata. La prevalenza dei disturbi depressivi nei soggetti epilettici è stata stimata tra il 6% ed il 30% in studi basati sulla popolazione e fino al 50% in pazienti che frequentano i centri specializzati. Oltre all’impatto negativo sulla qualità di vita, la depressione induce una peggiore risposta al trattamento sia farmacologico sia chirurgico della patologia epilettica. Inoltre i pazienti che soffrono di epilessia spesso vanno incontro ad isolamento sociale, stigmatizzazione, incomprensione e disoccupazione. Vi sono anche rischi fisici legati alle crisi epilettiche, quali ad esempio traumi per cadute, annegamento, ustioni ed i pazienti diventano insicuri ed ansiosi poiché l’insorgenza delle crisi è imprevedibile. La qualità di vita è influenzata dalla frequenza degli episodi critici, dagli effetti collaterali, e dagli aspetti psicologici legati allo stigma ed alla discriminazione sociale.
L’assistenza di tali pazienti deve essere garantita da un gruppo multidisciplinare di figure professionali alla scopo di soddisfare le complesse necessità legate alla patologia.
Il Centro Epilessia degli Ospedali Riuniti di Ancona è oggi un punto di riferimento per le Marche ed altre regioni, sia per l’assistenza (vengono seguiti più di 3000 pazienti) sia per lo sviluppo di studi sperimentali. Infatti vengono condotti alcuni importanti studi clinici, ad esempio uno studio multicentrico internazionale riguardante l’impiego di farmaci antiepilettici in gravidanza ed uno studio osservazionale su pazienti epilettici sottoposti a intervento.
La gestione del paziente epilettico coinvolge diversi professionisti del Centro (medico, infemiere, psicologo, tecnico di neurofisiopatologia, assistente sociale) al fine di trattare una patologia tanto complessa.